Amore a prima vista! Se i tappeti o li ami o li odi, con gli anni, ne capisci lo spirito decorativo e davanti a modelli come i gettonatissimi Beni Ourain, è difficile resistere. Avvistati da qualche mese nelle bacheche di Pinterest, sono modelli semplici e altrettanto geometrici, conosciuti ultimamente con il nome di Berberi.
Colori caldi, neutri e pochi tratti scuri, vanno a delineare una serie di accessori tessili che ben si adattano a spazi molto diversi tra loro. Ma qual è la loro origine?
Lorena canals
Questo genere di tappeti è una tradizione che arriva dal Marocco e venivano realizzati dalle tribù Beni Ourain, tipiche della zona delle montagne dell’Atlante, per essere usati come base per le notti invernali.
I modelli sono lineari, semplici e con geometrie facili, realizzati in lana di pecora 100% senza tinture.Le palette, invece, pescano dai colori caldi del beige, del marrone e del nero, proprio come i colori delle pecore Marmaoucha, bianche con testa di colore scuro, tipiche di quella particolare zona del Marocco.
La trama è molto morbida, realizzata a mano con doppio nodo e al tatto, assomiglia ad un maglione di grossa fattura o ad una sciarpa della nonna. Così, questo, insieme alle palette neutre, ne consente l’utilizzo in ambienti molto diversi e anche a contrasto di colori forti e linee più minimal e scandinave.
Ma non pensiate che siano una novità. Perché pare che i tappeti Beni Ourain abbiano avuto il loro primo momento di gloria con gli architetti moderni del 1900, a partire da Le Corbusier e Alvar Aalto…
progetto a Villa Mairea by Alvar Aalto