Scordatevi i club di lettura condivisa dei romanzi di Jane Austen. Anche quelli di cucito e sferruzzamento del giovedì sera. Con il Mini Paper Pavilion Club, la protagonista, è la carta. Una carta che diventa strumento per realizzare, da soli o anche in gruppo, edifici futuristici e anche a volte strampalati, in scala 1:1000. Spazi pubblici che ci attendono o solo immaginari, che ben si allineano all’idea di carta trasformista e dalle mille potenzialità, proprio come nelle opere di Helen Musselwhite, al limite tra paper art e psaligrafia.
Sarebbero stati utilissimi per stupire con effetti speciali, negli esami di progettazione architettonica, qualche anno fa… 🙂
via FrizziFrizzi