Ne abbiamo sentito parecchio parlare durante lo scorso Salone del Mobile; Ma Queeboo rimane comunque un marchio di nuova generazione e innovativo, nel panorama del design italiano.
Interessante la storia alle origini: ispirato al Dolce Stil Novo del 1300, del gruppo di poeti fiorentini tra cui Guido Cavalcanti, Guido Guinizzelli, Lapo Gianni e Dante Alighieri, anche il Dolce Stil Novo del Design si rifà ad una matrice figurativa diversa dal solito design in circolazione: forme ironiche, colori irriverenti e più semplicità.
E’ così che nascono Daisy, la lampada disegnata da Nika Zupanc, con dei ha petali regolabili che permettono di rivolgere la luce nella direzione che si desidera, e che ricorda, appunto, una margherita. E’ realizzata in policarbonato ed è estremamente resistente anche al calore e durevole nel tempo, oltre che totalmente riciclabile.
Sempre di Nika Zupanc, ecco Ribbon Chair, la sedia fiocco, declinata in colorazioni diverse, che porta un tocco di femminilità nell’ambiente.
O ancora la Rabbit chair baby, pensata per essere accompagnata alla versione adulti della Rabbit Chair, questa volta realizzata in polietilene, con l’intento di ricavare da una silhouette conosciuta come quella di un coniglio, una vera seduta di design iconica. Qui, le orecchie, diventano lo schienale della sedia, con una terza versione anche illuminata, proposta da Queeboo come lampada.