I love FONT. Sintesi estrema di quanto andrò a raccontare. Ma per chi sa un minimo di grafica e si diletta su programmi di scrittura, sa che la scelta del font, del carattere da usare, non è assolutamente solo una questione estetica. C’è il partito del Sans serif; quello del Calibri di default, ma anche tutta una schiera, enorme, di Helvetica addicted, font tipografico nato nel lontano 1957 e molto prima dell’avvento del pc.
No, non è solo estetica e chi edita libri lo sa. Se poi si tratta di bambini, ancora di più. La carta non permette la modalità di lettura facilitata come tablet e dispositivi elettronici e ciò comporta che per chi è alle prime armi e deve affrontare la lettura, deve in qualche modo cominciare ad approcciare minuscolo e maiuscolo, in concomitanza anche alla scrittura.
Ed ecco che arriva il carattere Sassoon. O meglio, Rosemary Sassoon. Una studiosa di lettering e letterforms per molti anni, che nel tempo ha sviluppato una serie di metodi di insegnamento per la scrittura a mano e numerose ricerche legate agli effetti di questi modelli sull’approccio che i bambini hanno alla scrittura.
La nascita del carattere Sassoon è frutto di commenti, domande e interazioni con numerosi bambini che, tramite i loro giudizi così articolati, hanno dato vita ad un font, ad un carattere lineare, semplice, necessariamente sans serif, come risposta ad un reale bisogno di massima leggibilità.
Non solo carta, quindi. Ma anche tecnologia, in particolare la necessità di leggere oramai anche sullo schermo e sul continuo approcciare di illustrazione, testo e layout non solo statico, ovvero tutti quegli aspetti multi-culturali che ruotano intorno a lettura e scrittura, all’impatto del computer sulla comunicazione di grandi e piccoli.
Il carattere creato dalla dottoressa Sassoon è versatile e sfaccettato nelle sottofamiglie; è utilizzato in tutto il mondo per l’insegnamento della fonetica, della lettura e della scrittura a mano. Addirittura ha una famiglia denominata Montessori, con caratteri di stampa che seguono le linee guida di Maria Montessori per la scrittura a mano e per l’unione dei tratti nel tempo, anche con l’aiuto di insegnanti e genitori.
Sicuramente ne avrete visti di libri con questo font, magari senza saperlo. In Italia Editrice Il Castoro utilizza il Sassoon nella collana Tandem, ideata e curata da Lodovica Cima, pensata proprio per chi muove i primi passi nella lettura.
Perché Tandem? Perché ogni libro contiene due storie: una storia piccola per cominciare, breve e più frammentata per non spaventare il bambino che fatica ancora a leggere, scritta in stampatello maiuscolo; una storia grande per proseguire, più lunga, ma sempre con tante illustrazioni, e scritta in stampatello minuscolo.
_________