#whomademyclothes
Sono passati tre anni dal quel 24 aprile 2013, quando il Rana Plaza, una fabbrica tessile di otto piani, crollò a Dacca, capitale del Bangladesh.
Tra le persone che lavoravano lì le vittime furono 1129, circa 2515 i feriti.
Da qui nasce la Fashion Revolution: un movimento globale non-profit con una campagna che si ripete ogni anno.
Durante la settimana dal 18 al 24 aprile, tantissime persone e aziende di tutto il mondo partecipano a questa campagna per dimostrare al mondo che un cambiamento è possibile per le persone che lavorano e realizzano vestiti che indossiamo ogni giorno.
Basta fare un giro su Instagram e vedere in quanti stanno aderendo alla campagna…
18 – 24 aprile 2016
“Scegliere cosa acquistiamo
può creare il mondo che vogliamo”
Tra le aziende che prendono parte a questa iniziativa, anche Family Nation che, per promuovere la Fashion Revolution, ha chiesto ai propri marchi di abbigliamento di raccontarci qualcosa in più su come, dove e chi produce gli abiti e gli accessori che indossiamo ogni giorno.
Sono storie bellissime, che non sempre vengono alla luce. C’è Numero 74; ci sono Pebble, Fugi e Boob. E ancora Tiny Cottons. Sono tutte da leggere, qui. Non solo vestiti, quindi, ma una consapevolezza per tutto ciò che ogni giorno usiamo.