
La chiamano Stone art. Ovvero arte fatta con i sassi. Sassi veri. Raccolti qua e là. Un po’ come tutti prima o poi hanno fatto, in riva al mare o lungo qualche fiume.
La maggior parte viene abbandonata dopo poco. Altri, raggiungono silenziosamente contenitori e vasi su librerie e mensole, diventando a tutti gli effetti, ricordi delle vacanze.
C’è chi poi chi li trasforma in qualcosa di diverso. Da ottime cibarie per “mini ristoranti” improvvisati sulla spiaggia, a bordi per lee piste delle biglie. Per non parlare di chi, usando colori in superficie e forme particolari, li trasforma in qualcosa di più.
Girovagando nel web però, mi sono imbattuta negli Story stones. Storie create con i sassi. Le pietre in questione sono ricoperte con basi colorate e rifinite a mano, con personaggi e immagini diverse.
Gli Story Stones sono molto usati all’estero per terapie con i bimbi, per incoraggiare la fantasia e i rapporti con gli altri. Ma diventano semplicemente un’ottima base per storie sempre diverse, da condividere con i grandi.
Io ne ho scovati alcuni su Etsy. Si creati da Poppit e sono composti da una sacca contenitore e da 20 sassi differenti.
Però sono molto semplici da replicare, perciò, anche la sola realizzazione, usando tempere o stickers, diventa un buon diversivo per un pomeriggio piovoso.



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